“Le cose buone e vere. Lettere di un maestro e di un giovane poeta (1953-1982)”
La prof.ssa Ziglioli, insegnante di lettere del nostro Liceo, pubblica un libro basato sulla sua tesi di dottorato, dal titolo “Le cose buone e vere. Lettere di un maestro e di un giovane poeta (1953-1982)”, ed. Interlinea.
Il volume porta alla luce il prezioso scambio epistolare finora inedito fra due poeti del Novecento, Carlo Betocchi e Giovanni Raboni, rivelando quanto il primo sia stato il vero maestro del secondo.
L’incontro tra i due avvenne nel 1953 a Roma, dove il giovane milanese si era recato per ritirare il primo premio vinto a un concorso per poesie inedite della cui giuria faceva parte Betocchi.
Da lì ha inizio il fitto scambio epistolare in cui l’affermato Betocchi guida il giovane ventunenne nel diventare un vero poeta. Il valore del carteggio sta nella profondità del sentimento che ha legato i due corrispondenti: l’apertura, la fine sensibilità, la generosità e la severa pazienza di Betocchi da un lato, l’umiltà, l’acuta intelligenza, la disponibilità ad ascoltare e a lasciarsi guidare di Raboni dall’altro favoriscono l’instaurarsi di un rapporto sincero e autentico, realmente costruttivo nella reciprocità di un confronto franco e mai formale, testimoniato in ogni lettera nel corso dei ventinove anni documentati.
La conversazione spazia anche dalle vicende personali e familiari alla realtà culturale e storica dell’Italia contemporanea fino alle grandi questioni esistenziali e spirituali sulle quali si interrogano i due interlocutori.